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Piazza Vittorio Veneto

Proseguono gli scavi, sul lato destra della piazza, attualmente si vedono le antiche costruzione in parte ancora da scoprire (e da abbattere, poichè ormai è risaputo dai fatti, la prassi è questa).

Scavo sul lato destra della piazza (andando da via Po verso il fiume).

Il complesso della costruzione è grande e certamente interessante per la storia di Torino.

… Lo scavo sul lato destra della piazza altra inquadratura.

Scavi p. Vittorio

Anche qui vi sono archeologi al lavoro, oltre le maestranze addette agli scavi.

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Aggiungo altre foto, poichè tra qualche giorno saranno delle foto storiche. Un particolare degli scavi... Si notano particolari interessanti. Particolare della costruzione.

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Altro particolare degli scavi con un archeologo... e particolare di un antico pozzo. Vi ricordo la discussione con un archeologo (della pagina precedente), pare siano stati concessi alcuni varchi con delle griglie ove si possono visionare i lavori: per gentile concessione delle autorità. Seguono queste foto dal lato opposto della piazza, ove vi è il secondo cantiere, come vedete ormai non c'è più un gran che da documentare, mura, gallerie sabaude, nonchè tombe e scheletri sono state tutte le cose rimosse per sempre. Scavatrice ed il muro antico che sorregge il perimetro del palazzo laterale, si vedono le colonne del porticato.

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Un particolare che evidenzia la galleria sabauda murata. Complesso dello scavo di questo secondo cantiere. Altro particolare della seconda galleria murata....

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Articolo del giornale "La Stampa" di martedì 03 - 05 - 2005 Come mai il sindaco pare preoccupato per i lavori fatti per gli scavi? Come mai questo articolo proclama la sua "innocenza" prima della visita di Buttiglione? Come mai questi ritrovamenti archeologici "senza valore" vengono disegnati, misurati e catalogati dagli archeologi? Come mai tanta fretta per distruggerli prima che arrivi una "visita scomoda"? I casi sono 2: A) O il nostro sindaco è perfettamente in regola e ha la "coda di paglia". B) O ha qualcosa da nascondere. Triste storia comunque, visto che i danni fatti non sono più recuperabili. Articoletto del gironale "La Stampa" (14-05-2005)